Eventi in zona

lunedì 29 marzo 2010

Regionali 2010: risultati

Liste regionali

Per la Lombardia - Formigoni Roberto 1.346 (58,02%)

Penati Presidente - Alternativa Lombardia 694 (29,91%)

Unione di Centro - Pezzotta Savino 140 ( 6,03%)

Movimento 5 stelle beppegrillo.it - Crimi Vito Claudio 79 ( 3,41%)

RC - SE - Com. Italiani - AGNOLETTO VITTORIO EMANUELE 43 ( 1,85%)

Forza Nuova - Invernizzi Gianmario 18 (0,78%)


Liste provinciali

IL POPOLO DELLA LIBERTA' 715 (32,78%)

LEGA NORD 562 (25,77%)

PARTITO DEMOCRATICO 463 (21,23%)

UNIONE DI CENTRO 125 ( 5,73%)

DI PIETRO IT. VALORI 104 ( 4,77%)

MOVIMENTO 5 STELLE BEPPEGRILLO.IT 69 ( 3,16%)

PART.PENS. 42 ( 1,93%)

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 36 ( 1,65%)

RC - SE - COM.ITALIANI 32 ( 1,47%)

FORZA NUOVA 13 ( 0,60%)

FED.DEI VERDI 12 ( 0,55%)

PARTITO SOCIALISTA ITALIANO 8 ( 0,37%)

venerdì 26 marzo 2010

Regionali 2010: Appello al voto delle donne del circolo PD di San Zeno Naviglio

Care amiche,

come donne, mamme e lavoratrici siamo quotidianamente in lotta con i ritmi imposti dalla nostra società che ci obbliga a fare i tripli salti mortali per cercare di conciliare le esigenze professionali con quelle familiari.

Vi sono regioni nelle quali si sono fatte delle scelte diverse e dove si è dato importanza anche ai “tempi di vita” cercando di far combaciare al meglio i tempi lavorativi con quelli familiari: non è accettabile che nel 2010 una donna sia costretta a scegliere fra il lavoro ed i figli!

Se pensate, come noi, che si sia arrivati ad un punto di non ritorno:
  • nella scuola: a cui continuano ad essere sottratte risorse indispensabili e dove la regione Lombardia continua a privilegiare la scuola privata a scapito di quella pubblica;
  • nel sociale: a cui la regione Lombardia ha recentemente tagliato ai comuni il 50% dei fondi, mettendo quindi a rischio servizi indispensabili erogati dalle nostre amministrazioni comunali a favore dei nostri anziani e dei nostri bambini;
  • nell’ambiente: continuamente trascurato da questa regione che pensa ad esso unicamente come ad uno strumento di profitto e non come ad un patrimonio da tramandare ai nostri figli;

vi invitiamo a votare Partito Democratico. Da noi la parità si applica nei fatti e non solo a parole: potrete verificare voi stesse che i nostri candidati della provincia di Brescia per il consiglio regionale sono 4 uomini e 4 donne.

Sono state scelte donne provenienti impegnate nella società civile, nel sociale e nella scuola. Donne con una lunga esperienza amministrativa nei nostri comuni che, se elette, sapranno quindi dare il loro contributo fondamentale nella regione Lombardia, per cercare di cambiare in meglio la nostra vita quotidiana.

Si inizia sempre dai piccoli passi: dateci la possibilità di dimostrarvi che esiste un’alternativa realizzabile.


Carlotta Coccoli
Sara Mantovani
Barbara Bonometti

martedì 9 marzo 2010

Sul decreto salvaliste

Di “porcata” in “porcata” i vari governi Berlusconi non mancano mai di caratterizzare significativamente il loro operato.

L’esecutivo in carica da ormai due anni non ha contravvenuto a tale regola, anzi l’ha costantemente e pervicacemente confermata, da ultimo con il Decreto Legge con il quale il Governo ha riammesso candidati e liste del PdL escluse dalla magistratura per irregolarità nella loro presentazione. Il governo Berlusconi - al fine di riammettere solo in due regioni, Lombardia e Lazio, liste non presentate secondo le modalità stabilite - ha “interpretato”, nel 2010 e per decreto, una legge del 1968 che per 42 anni ha dettato regole condivise ed accettate da tutti i contendenti.

Anche se ormai non ci sono più parole per definire i comportamenti e le misure inqualificabili assunte dai vari governi Berlusconi, non possiamo fare a meno di evidenziare con forza che ciò che è accaduto rappresenta uno schiaffo alla democrazia, che affonda le radici in una assoluta arroganza e mancanza di cultura di governo e del rispetto delle regole e delle leggi. Quando una maggioranza di governo si arroga il diritto di modificare a proprio piacimento ed a proprio esclusivo interesse le regole del gioco, siamo di fronte ad un autentico “attentato alla democrazia”.

L’esclusione delle liste in oggetto non è stato frutto di un boicottaggio da parte di qualcuno, non è stato un tranello ordito da qualche avversario, non è stato un imbroglio messo in atto da terzi, ma la conseguenza del mancato rispetto delle procedure e dei tempi previsti dalla legge; procedure e tempi che garantiscono uguaglianza di diritti e di doveri da parte di tutte le parti politiche. Qualsiasi ambito della vita sociale è scandito da regole alle quali tutti i cittadini devono adeguarsi per evitare che la società diventi una giungla e che vinca sempre il più forte a svantaggio del debole: le regole garantiscono diritti e doveri per tutti. Quando qualcuno, sfruttando la propria posizione di potere, interpreta e modifica le regole, piegandole ai propri interessi, si pone fuori dalla democrazia.

In presenza di un pasticcio quale quello messo in atto dai rappresentanti del “governo del fare” se, come si legge tra le righe nelle parole del Capo dello Stato, era necessario trovare una via d’uscita, sarebbe stata opportuna e gradita un’assunzione di responsabilità da parte dei dirigenti del PDL, un’ammissione di colpa, necessaria per sbrogliare in qualche modo la matassa.

Come al solito, però, il nostro Presidente del Consiglio, senza pudore e senza ritegno, non solo non ha fatto ciò ma si è permesso di prendersela con altri. Decenza vorrebbe infatti che, dopo aver compiuto un atto tanto grave e scorretto, si abbia almeno il buon gusto di tacere. Ed invece no, come al solito al nostro premier manca il senso del limite ed impunemente si spinge, ancora una volta, ad additare la sinistra che, secondo lui, “polemizza ed insulta”. Comico !Incredibile! Paradossale! E, purtroppo, pericoloso...

Berlusconi vorrebbe farsi passare – ed accreditare presso le cancellerie estere – come un grande statista. Peccato per lui, ma soprattutto per tutti noi, che dello statista non abbia proprio niente, come dimostrano i suoi comportamenti ed il suo modo di intendere il governo del Paese. Quando tra dieci o vent’anni ci si risveglierà da questa incredibile ubriacatura collettiva, ci si renderà veramente conto di quanto sta accadendo e si guarderà con occhi esterrefatti ai nostri tristi e bui giorni.

Noi volendo mantenerci fedeli al sistema democratico, condanniamo con forza quanto il Governo ha voluto fare con l’approvazione di questo Decreto Legge ed invitiamo tutti a manifestare con forza la propria disapprovazione ed a ricordarsi di tutto ciò il 28 e 29 marzo.

Fabrizio Molteni

I candidati alle Regionali 2010: Serafina Bandera

Serafina Bandera 47 anni, è nata e vive a Montirone.

Diplomata all’Istituto Magistrale Veronica Gambara di Brescia, ha superato brillantemente il concorso magistrale e attualmente è docente alla scuola primaria di Montirone.

Ha al suo attivo parecchi anni di attività amministrativa, 15 anni da assessore alla Pubblica Istruzione, alla Cultura, ai Servizi Sociali di cui 10 da vicesindaco al comune di Montirone.

Sindaco del comune Di Montirone dal 2004 al 2009, è stata negli stessi anni Presidente del Distretto socio-sanitario Brescia est di Rezzato coordinando i servizi sociali di 13 comuni dell’Hinterland.

Ha contribuito a costituire L’Azienda Speciale per la gestione dei servizi sociali di Rezzato collaborando negli ultimi anni con il c.d.a.

Particolarmente impegnata nel sociale è stata promotrice di numerosi convegni (immigrazione, ludoteche, scuola, associazionismo e volontariato...). Si è sempre interessata di tematiche ambientali (Cave, Piano d’area aeroporto di Montichiari...).

Politicamente ha aderito al Pd fin dalla nascita del progetto, ha fatto infatti parte del primo esecutivo del Partito Democratico Bresciano.

Negli ultimi due anni ha operato fattivamente nella Direzione Provinciale del Partito Democratico.

È stata eletta nella Direzione Regionale del Partito Democratico dove attualmente è impegnata.

domenica 7 marzo 2010

Interrogazione sulle polveri rilasciate in zona Duferdofin

Il sottoscritto Fabio Odelli, in qualità di Capogruppo della Lista Civica “San Zeno è di tutti”, visto:
  • l’art. 43 c. 1 del TU sull’ordinamento degli Enti Locali D.lgs 267/2000
  • l’art. 13 c. 7 del vigente Statuto Comunale

Premesso che:
  • nei giorni scorsi ci è stato segnalato che nella zona sud del paese, in prossimità dell’acciaieria
  • Duferco ex Duferdofin, si è verificata una fuoriuscita di polveri provenienti dall’acciaieria stessa;
  • tali fuoriuscite si ripetono da tempo con una certa periodicità.

Considerato che:
  • lo scrivente ha chiesto informazioni alla Polizia municipale del comune, che ha confermato l’evento e il prelievo di campioni da inviare all’ARPA, ed ha altresì confermato che la segnalazione giunta in comune faceva presente che l’evento della fuoriuscita delle polveri non era un fatto episodico.
  • Il tasso di inquinamento dovuto ai processi produttivi a San Zeno è circa il doppio rispetto a quello della provincia. In particolare i dati sulle PM10, PM2,5, COVNM, PTS SO2 sono fra i più elevati della regione.

Preso atto che:
  • il comune ha inviato all’ARPA un campione delle polveri fuoriuscite per verificare la tossicità delle polveri.

Chiede
  1. ove esistenti, copia delle segnalazioni, esposti, richieste di chiarimenti, pervenute da parte dei cittadini relativamente alle attività dell’acciaieria in oggetto;
  2. copia dell’intervento richiesto all’ARPA,
  3. ove esistenti, copia di eventuali segnalazioni, richieste di chiarimento, inviate dal comune alla Duferco, appena disponibili copia delle analisi effettuate dall’ARPA
  4. quali siano le azioni di monitoraggio, a tutela della salute dei cittadini, adottate dal comune fino ad oggi sulle attività produttive dell’acciaieria in oggetto
  5. copia di eventuali precedenti analisi commissionate o delle attività di controllo richieste all’ARPA
  6. quali azioni a tutela della salute dei cittadini intende adottare il Sindaco per il futuro.

Colgo l’occasione per augurarvi buon lavoro, porgendo distinti saluti.

Il capogruppo Lista Civica “San Zeno è di tutti”
Fabio Odelli

Interrogazione sulla PEC

Pubblichiamo l'interrogazione presentata dal capogruppo della lista civica San Zeno è di tutti, Fabio Odelli, in merito alla mancata applicazione della Posta Elettronica Certificata (PEC), obbligatoria per legge, da parte dell'amministrazione comunale:

venerdì 5 marzo 2010

Ringraziamento a tutti gli iscritti del nuovo coordinatore Barbara Bonometti

Pubblichiamo la lettera inviata agli iscritti da parte del nuovo coordinatore di circolo, Barbara Bonometti:

Lettera agli iscritti e ai simpatizzanti del Partito Democratico di Fabio Odelli

Questi primi mesi dell’anno sono stati molto importanti ed impegnativi: abbiamo eletto il Segretario Provinciale, il Portavoce di Circolo ed abbiamo definito le candidature per le elezioni regionali; mi sembra quindi opportuno, in veste di portavoce uscente, fare un bilancio delle attività fin qui svolte dal circolo ed il punto della situazione odierna.

Partiamo dalle origini… A fine 2007, io e Carlotta Coccoli, ci siamo ritrovati per valutare il nascente Piano di Governo del Territorio, preoccupati per lo scempio che si prospettava per il paese (400.000 mq di suolo urbanizzato), con di fronte una amministrazione arrogante e prepotente e le difficoltà del centrosinistra, abbiamo deciso di fare qualcosa.

Abbiamo partecipato alle originarie “primarie” del PD, Carlotta a sostegno di Valter Veltroni ed io di Rosi Bindi: era il 27 gennaio 2008, nasceva il Circolo del Partito Democratico di San Zeno Naviglio, venivo eletto portavoce.

A noi si sono aggiunti nel consiglio di circolo: Fabrizio Molteni, Sara Mantovani, Bruna Ballini, Stefano Montini. Volevamo una politica nuova, che parlasse dei problemi della gente, volevamo dare spazio ai giovani, alle donne, al merito ed alle competenze. Possiamo dire, con orgoglio e soddisfazione, che questa fase di rinnovamento l’abbiamo portata a termine con successo, ponendo le basi affinché si consolidi e continui.

Per la prima volta nelle elezioni comunali, la lista da noi sostenuta, “San Zeno è di tutti”, è risultata composta da otto donne e otto uomini, fra cui molti giovani e persone con competenze e professionalità. Lo stesso ragionamento è stato fatto per la composizione delle Commissioni Comunali, delle quali vi daremo notizia in successive comunicazioni. Perso le elezioni, ma non ci siamo rassegnati ed in Consiglio Comunale abbiamo continuato la nostra azione politica, ponendo al centro di essa i bisogni delle persone.

Abbiamo imposto alla maggioranza la discussione delle nostre proposte di aiuti alle famiglie, ai pensionati a basso reddito, a chi ha difficoltà con il lavoro.

Mai era successo che l’opposizione facesse riunire il Consiglio Comunale per dibattere questi temi, proponendo aiuti concreti e fattibili utilizzando l’avanzo di amministrazione.

Abbiamo costretto PDL e Lega a scoprire la loro vera politica - di facciata disponibili ad aiutare i cittadini, nel concreto hanno bocciato tutte le proposte di sostegno alle persone in difficoltà, preferendo avanzare i soldi o spendendoli per altri scopi. Per loro la crisi non c’è! (Maggiori dettagli sulle nostre iniziative li trovate in una apposita sezione sul nostro sito internet: www.pdsanzenonaviglio.it, che vi invitiamo a consultare periodicamente).

Non ultimo è stato il tema dell’efficienza e dell’efficacia dell’amministrare e della trasparenza. La nostra azione di controllo si è trovata di fronte ad un muro di gomma, ci sono stati negati atti e documenti, abbiamo dovuto fare tre segnalazioni al Prefetto e una interrogazione parlamentare - tramite i nostri deputati Corsini e Ferrari - al Ministro dell’Interno. Malgrado ciò, ad oggi parte di quanto richiesto non ci è stato ancora consegnato… ma non vogliamo correre il rischio di avere “gelatine” a San Zeno e continueremo a battere il chiodo, legalità e trasparenza sono temi per noi irrinunciabili.

Oggi in Consiglio Comunale, all’interno della lista civica “San Zeno è di tutti”, ci sono tre nostri rappresentanti: lo scrivente (capogruppo), Fabrizio Molteni e Sandro Bontempi come consiglieri.

L’intesa con gli altri consiglieri, non iscritti al PD - Tiziana Cantoni e Roberto Montini - è perfetta, così come con gli altri componenti e sostenitori della lista civica.

Abbiamo avuto la fortuna di incontrare molte persone valide e motivate; alcune non sono iscritte al PD e non tutte probabilmente lo votano, ma le riteniamo comunque una nostra ricchezza, per le loro idee e per la loro intelligenza.

Un altro compito del PD crediamo sia proprio quello di aggregare, essere un punto di riferimento per i tanti con i quali abbiamo una base di valori condivisi, ma magari idee diverse su come viverli.

Il nostro nuovo Portavoce, Barbara Bonometti, è un altro elemento concreto della nostra nuova e buona politica, che dimostra quanto il PD sia aperto al contributo di tutti e dove ognuno può essere protagonista.

Barbara è una giovane mamma lavoratrice, che trova il modo per pensare anche ai bisogni degli altri, mettendo a disposizione il suo tempo, la sua passione e le sue capacità, e noi di questo la ringraziamo. Barbara è stata eletta anche nella direzione provinciale del PD, come rappresentante della mozione legata a Gianbattista Ferrari.

Avremo modo, tramite lei, di portare all’attenzione del Segretario Provinciale tutte le problematiche della nostra zona e di San Zeno.

Finite le primarie, pur avendovi concorso sostenendo varie mozioni, la nostra idea è che esiste un solo Partito Democratico, quindi Barbara, io e tutto il consiglio, sosterremo senza indugi il nostro Segretario Provinciale, Pietro Bisinella.

Altri nuovi, positivi e validi elementi si sono aggiunti al nuovo consiglio di circolo: Mauro Oliva - nostro tesoriere e responsabile delle politiche di Bilancio - e Sandro Bontempi.

Colgo l’occasione per ringraziare i componenti del consiglio di circolo uscenti, Stefano Montini e Bruna Ballini: impegni di lavoro e personali non li vedono più in prima linea, ma restano a disposizione del circolo con il loro impegno e la loro passione mai sopita.

Nella nostra azione politica a livello provinciale abbiamo sostenuto e ottenuto la candidatura alle prossime elezioni regionali di Gianbattista Ferrari e Serafina Bandera (già Sindaco di Montirone). Volevamo anche qui un cambiamento, ovvero candidati legati al territorio, con esperienze amministrative ed indicati dai circoli. Non ci sono candidati di Varese, fra le nostre liste, nessuno imposto dal segretario nazionale, come succede nella Lega con il figlio di Bossi, Renzo detto “trota”, alla faccia del “federalismo”!

Colgo l’occasione per ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato nel compito di portavoce; faccio i migliori auguri a Barbara e vi invito a sostenerla ed aiutarla come avete fatto con me, io certamente non mancherò di farlo.

Vi ricordo infine, l’importanza del vostro ruolo di tesserati al partito: senza di voi infatti (pur limitandosi alla semplice iscrizione senza militanza attiva) il PD non esisterebbe, in questi due anni sarei stato il portavoce di me stesso!

Una tessera in più, a livello economico, rappresenta per il circolo solo 5€, ma aggiungere a nostro sostegno la fiducia di un’altra persona; questo ha un grande valore per noi, ci aiuta nei momenti difficili e vi garantisco ne abbiamo avuti tanti e so già che anche in futuro non mancheranno. Infine un invito ai soli simpatizzanti: anche il vostro ruolo è importante e ci dà morale, ma fate un piccolo passo in più, iscrivetevi al PD e mettete altra benzina pulita nel nostro motore, dobbiamo cambiare San Zeno e l’Italia.

Ciao, a presto

lunedì 1 marzo 2010

Regionali 2010: Appello al voto per Gianbattista Ferrari

Appello al voto per Gianbattista Ferrari

Gianbattista Ferrari è candidato nelle liste del Partito Democratico per l’elezione nel Consiglio regionale della Lombardia, ma non è in condizione di fare campagna elettorale per il proprio partito e per se stesso. Un serio malore lo ha colpito proprio alla vigilia dell’impegno elettorale. Ora si sta occupando d’altro, del pieno recupero delle forze e della riabilitazione motoria che lo impegneranno per alcune settimane.

Ma il nostro partito ha bisogno di Gianbattista, della sua intatta intelligenza e della sua disinteressata passione politica. Perciò, abbiamo deciso di non lasciarlo solo. Faremo noi, per lui, la sua campagna elettorale. Non solo a sostegno del Partito Democratico, come è nostro dovere, ma anche per chiedere ai nostri elettori l’elezione di Gianbattista in Consiglio regionale.

Gianbattista Ferrari è stato consigliere e presidente, per dieci anni, della Seconda Circoscrizione di Brescia. Ora è consigliere comunale. Chi lo conosce e ne ha conosciuto l’impegno, come presidente di Circoscrizione prima e come consigliere comunale nell'ultimo anno e mezzo, sa quanta dedizione egli metta nei suoi incarichi e quanta attenzione dedichi ai problemi delle comunità e del territorio.

Gianbattista Ferrari è stato anche, prima della nascita del PD, il segretario cittadino dei Democratici di sinistra. Il rispetto che si è guadagnato, tanto nell’incarico di direzione politica quanto in quello istituzionale, gli hanno fatto meritare il  significativo consenso elettorale alle elezioni amministrative del 2008 e l’ingresso nel Consiglio comunale della città.

La nascita del Partito Democratico lo ha visto protagonista determinato, al punto che in un paio d’anni Gianbattista è diventato un punto di riferimento provinciale di quella cultura della sinistra laica e dialogante che coltiva, con eguale convinzione, la difesa dei propri valori e l’apertura ad altre culture democratiche.

Non è un caso che, sostenuto da esponenti provenienti dalle diverse mozioni congressuali, Gianbattista abbia ottenuto recentemente il consenso di più di un terzo degli elettori del PD alla sua candidatura a segretario provinciale.

Ma Gianbattista Ferrari è soprattutto Gianbattista, cioè l’uomo orgoglioso e generoso, risoluto e mite, ostinato nella testimonianza delle sue idee ma dialogante come nessun altro con punti di vista diversi dai suoi.

È per l'elezione di quest’uomo e per il successo del nostro partito che noi ci impegneremo in campagna elettorale.


Il comitato per Gianbattista Ferrari

Regionali 2010: il programma di Serafina Bandera

UN NUOVO GOVERNO PER LA LOMBARDIA

La mia sfida per una Lombardia

più forte, più sicura, più aperta

ma soprattutto più

SOLIDALE!


La Lombardia rappresenta senza ombra di dubbio uno dei territori più forti e avanzati d’Europa e del mondo, quindi questa regione ha bisogno di un Presidente e di un Governo regionale in grado di competere con altri territori particolarmente sviluppati.

Il provincialismo della lega e una gestione della cosa pubblica che privilegia amici e corporazioni hanno portato all’esaurimento il modello formigoniano e sono state inoltre di ostacolo ad un uscita rapida dalla crisi economica che sta ancora picchiando forte.

Per questo è arrivato il momento di cambiare! Il centrosinistra di Penati è l’alternativa che serve alla nostra regione, ha idee forti e proposte vincenti.

È il tempo di restituire alla buona politica e alle istituzioni un grande compito che è quello di orientare delle scelte per il bene comune.

L’amministrazione Formigoni ha privilegiato il governo del consenso alla messa in campo di idee e azioni capaci di ripensare e rivitalizzare l’economia e la società lombarde.

Negli ultimi dieci anni abbiamo visto che la nostra Regione è cresciuta percentualmente molto meno nella redditività economica (perdendo il ruolo di locomotiva d’Italia) e dal punto di vista demografico sono cresciuti i cittadini stranieri e la popolazione anziana. La risposta data a queste mutate condizioni sociali non sono state all’altezza dei bisogni.


Sanità

Gli ospedali lombardi hanno sempre rappresentato l’eccellenza in Italia, ma lo erano anche prima dell’attuale amministrazione!

I presidi sul territorio sono stati però in gran parte smantellati creando così pesanti carenze quando un paziente viene dimesso dall’ospedale e rinunciando in tal modo a fare una seria prevenzione. Resta l’annosa questione mai risolta delle lunghe liste d’attesa per visite diagnostiche e specialistiche per chi non può sostenere la spesa di visite a pagamento. Una sanità non per tutti e a doppia velocità. Senza dimenticare che il pareggio di bilancio è stato raggiunto grazie a ticket tra i più alti d’Italia.

Un nuovo welfare a misura di bambini e anziani, uno stato sociale solidale.

Il sistema attuale non aiuta la famiglia nei momenti di difficoltà e nelle fasi delicate della vita.

La rete dei servizi socio-sanitari va irrobustita. Le politiche dei “buoni” non sono in grado di produrre effetti socialmente equi e la famosa “libertà di scelta” è solo apparente.

Il FONDO SOCIALE REGIONALE va rafforzato ed integrato perchè è uno strumento fondamentale per i comuni per gestire in rete un’infinità di interventi in ambito sociale (minori, disabili).

Va istituito e garantito negli anni il Fondo regionale per la “non autosufficienza” a fronte di un tasso sempre maggiore di invecchiamento della popolazione.

Si propone che la Lombardia superi decisamente quella soglia irrisoria del 15% della copertura dei posti negli asili nido come ci chiede da tempo l’Europa. Si deve puntare al raddoppio!

Si dovrà cominciare a fare una seria riflessione sulle cure odontoiatriche che ora di fatto sono escluse dal Servizio Sanitario Nazionale.


Scuola e Saperi

La Lombardia è tra le regioni più ricche del Paese, ma non possiede una popolazione mediamente più istruita. Va cambiata radicalmente la politica del centrodestra, infatti una grossa parte delle risorse pubbliche destinate all’educazione sono infatti andate a finanziare la scuola privata attraverso il sistema dei “BUONI SCUOLA”.

Il meccanismo della dote scuola va modificato, perchè non può essere che al 10% degli alunni frequentanti le scuole private venga dato il doppio rispetto al 90% dei frequentanti le scuole pubbliche. Si dovrà provvedere alla concessione di borse di studio che favoriscano la frequenza alle scuole superiori di studenti meritevoli che provengono da famiglie svantaggiate.

La formazione professionale, di esclusiva competenza regionale, deve essere qualificata e non più vissuta come scuola di serie B. Per migliorare la programmazione dell’offerta formativa andrà avviata una seria riflessione sui risultati dell’introduzione della “dote formativa” per avvicinarla maggiormente ai reali bisogni del mondo del lavoro e del sistema produttivo.


Tutela del territorio mobilità e trasporti

Il territorio va tutelato come luogo fondamentale del “buon vivere” va affrontato con serietà un programma per la messa in sicurezza del territorio.

Va salvaguardata l’acqua come un bene pubblico fondamentale e va sottratta alla speculazione privata. Il diritto dei cittadini va garantito e tutelato con una gestione dell’acqua improntata alla massima efficienza. In questo senso andranno valorizzate le imprese lombarde improntate alla “green economy” e che sono improntate ad una crescita sostenibile.

Nella difesa del territorio gioca un ruolo fondamentale il TEMA DELLA MOBILITA’. Nessun altro territorio in Europa ha un tale deficit di trasporti pubblici, infatti si è da sempre privilegiato la mobilità privata rispetto a seri investimenti sul trasporto pubblico (con conseguente qualità dell’aria pessima).

Servono investimenti forti nel sistema ferroviario regionale (flotta di treni per pendolari).


Ambiente e territorio

I nostri territori sono stati saccheggiati e la Lombardia risulta una delle regioni più inquinate d’Europa con un territorio brutalizzato da un uso spesso scellerato frutto di una “non politica”.

Siamo pieni di centri commerciali, cave e discariche.

Si dovrà cominciare a ragionare in una logica completamente diversa pensando anche che, fino a quando non partirà una seria RIFORMA DELLA FISCALITA’ LOCALE: le Amministrazioni Comunali continueranno a sfruttare il territorio per fare cassa e gestire i bilanci!

Si dovrà addivenire ad un federalismo fiscale vero e ad una sussidiarietà orizzontale tra Stato, Regioni, Provincie Comuni dove le istituzioni hanno competenze specifiche e pari dignità.


Sicurezza e legalità

Sul tema della sicurezza si assiste a mera propaganda e la presenza degli immigrati viene strumentalizzata come la sola causa della criminalità in Lombardia.

È chiaro che la semplificazione non aiuta ad affrontare il problema nella giusta prospettiva. La legalità e il rispetto delle leggi non sono una questione di destra o di sinistra, si tratta invece di investire in politiche serie di controllo del territorio (abusi edilizi, sicurezza sulle strade, filiere agroalimentari ecc...) e anche di ostacolare un’ evasione fiscale enorme che rappresenta uno dei principali problemi del nostro Paese.

Propongo un vero e proprio WELFARE ROSA, dai servizi sociali, al fisco, all’occupazione femminile come volano per lo sviluppo, conciliazione dei tempi delle donne per addivenire seriamente ad una politica aperta, equa e solidale. Investire sulla qualità della vita dei cittadini e delle famiglie, Nuove protezioni sociali partendo dai bambini e dagli anziani, Sostenere le imprese e il mondo del lavoro con un’economia orientata alla sostenibilità.

Promuovere il talento dei giovani e il protagonismo delle donne.

Serafina Bandera